Il coworking è un neologismo che deriva dall’unione delle parole “cooperation” e “work”: una cooperazione lavorativa che ha l’obiettivo concreto di risolvere i problemi di budget (costi di affitto, attrezzature, strumenti) e di provvedere a tutto ciò che si rende necessario per svolgere il proprio lavoro, qualunque esso sia. Il coworking si realizza essenzialmente in spazi più o meno grandi (suddivisi normalmente in postazioni di lavoro; una meeting room per le riunioni e uno spazio cucina) supportati da una connessione internet wi-fi e dotati di tutte le attrezzature necessarie (armadietti, fotocopiatrici, stampanti, scanner..)
Per i lavoratori e le lavoratrici, per le associazioni e le piccole imprese che compongono il Quinto Stato (www.ilquintostato.org), il coworking non è solo affitto condiviso di uno spazio per razionalizzare le risorse economiche di ciascun partecipante, esso è soprattutto una strada per sperimentare forme nuove di invenzione e autogestione del lavoro, per avviare un nodo di scambio, progettazione e collaborazione tra professionalità e realtà diverse in spazi condivisi. Ma è anche la messa a disposizione per la cittadinanza di competenze, servizi e risorse. Perché oltre ad incentivare il lavoro di chi vive nella condizione del “Quinto Stato”, bisogna sopperire alla mancanza di spazi pubblici per la socializzazione e alla mancanza cronica di spazi e risorse per il welfare, la formazione e la cultura.
L’obiettivo che proponiamo è la costituzione sul territorio metropolitano di una rete di spazi di coworking da sviluppare all’interno delle caserme. Ciascuno snodo ha la sua autonomia e la sua fisionomia, nella definizione dei progetti alla luce dei territori sui quali insistono e delle filiere produttive che sceglie di ospitare
Bibliografia:
1) ARTICOLO COMPLETO CONTINUA A LEGGERE: http://primapersonalazio.ideascale.com/a/dtd/IL-COWORKING-e-gli-spazi-pubblici-in-dismissione/376779-21986
2) WIKIPEDIA:http://it.wikipedia.org/wiki/Coworking
mercoledì 12 febbraio 2014
IL LAVORO NON SI CERCA MA SI CREA
QUALITA', CONDIVISIONE, SINERGIA I MOTORI DEL NOSTRO LAVORO E DEI NOSTRI AFFILIATI: IL SAPER FARE AL CENTRO DELLE NOSTRE ATTENZIONI PER UNA RINASCITA ALL'INTERNO DI UN UMANESIMO RINNOVATO...CLICCATE SUL LINK http://www.linkiesta.it/artigiani-italia
UN ARTICOLO CHE POTREBBE ESSERE IL MANIFESTO DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE
“Il futuro è l’artigianato: il lavoro non si cerca, si crea”
www.linkiesta.it
Il futuro è artigiano. Lo profetizzava Philip K. Dick nelle sue opere visionarie, dove spesso il protagonista era una sorta di artigiano, abilissimo nel costruire o
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