Per i lavoratori e le lavoratrici, per le associazioni e le piccole imprese che compongono il Quinto Stato (www.ilquintostato.org), il coworking non è solo affitto condiviso di uno spazio per razionalizzare le risorse economiche di ciascun partecipante, esso è soprattutto una strada per sperimentare forme nuove di invenzione e autogestione del lavoro, per avviare un nodo di scambio, progettazione e collaborazione tra professionalità e realtà diverse in spazi condivisi. Ma è anche la messa a disposizione per la cittadinanza di competenze, servizi e risorse. Perché oltre ad incentivare il lavoro di chi vive nella condizione del “Quinto Stato”, bisogna sopperire alla mancanza di spazi pubblici per la socializzazione e alla mancanza cronica di spazi e risorse per il welfare, la formazione e la cultura.
L’obiettivo che proponiamo è la costituzione sul territorio metropolitano di una rete di spazi di coworking da sviluppare all’interno delle caserme. Ciascuno snodo ha la sua autonomia e la sua fisionomia, nella definizione dei progetti alla luce dei territori sui quali insistono e delle filiere produttive che sceglie di ospitare
Bibliografia:
1) ARTICOLO COMPLETO CONTINUA A LEGGERE: http://primapersonalazio.ideascale.com/a/dtd/IL-COWORKING-e-gli-spazi-pubblici-in-dismissione/376779-21986
2) WIKIPEDIA:http://it.wikipedia.org/wiki/Coworking